ROBERTO DE MARCHI DA COLORADO /ZELIG


Una comicità surreal demenziale passando dalla satira di costume al calambour (gioco di parole) al One line. Con personaggi di pura fantasia.
1)Ardo al Parco. (Una battuta dietro l’altra con il tema del parco). Racconta le vicissitudini dell’unico uomo guida per cani ciechi. In questo
pezzo il protagonista passa le sue giornate al parco con il suo cane Ardo, dove trova tutti personaggi strani.
2) Il ballerino poeta contemporaneo William Relè (personaggio premiato col Cactus d’oro come miglior poeta di 10 anni a Colorado Caffè)
3) l’astista. Un venditore di quadri comici demenziali
4) l’altropologo. Non un antropologo, uno studioso di usi e costumi e i comportamenti umani, ma uno che studia gli altri degli altri usi e costumi degli esseri viventi. Specializzato in Speurologia cioè come gli uomini nel mondo fanno pipì!
E tanti altri personaggi…
Da il quotidiano 'La Stampa'
Roberto De Marchi è considerato uno dei maggiori esponenti della comicità surreal-demenziale al fulmicotone, fatta di Calembour, clownerie, oggetti di uso improprio, dentiere come ringhiere, pettinature
folli, poesie orripilanti e quadri impossibili. Dario Fo' vedendolo in una rassegna di cabaret ha detto: 'Questo è il migliore'. Il critico Alter Bactaer ha scritto: 'La sua comicità è causa di contagiosissime epidemie di risate.
Da provare comunque, almeno una volta, come la varicella ma molto,
molto, molto più divertente'.